Le novità di Chakra Linux 2013.05 “Benz”

Buone notizie per gli amanti di KDE! Proprio ieri, infatti, è stata rilasciata la nuova ISO di Chakra Linux, la distribuzione che, secondo alcuni (compreso il sottoscritto), offre la migliore esperienza con KDE nel vasto panorama delle distribuzioni GNU/Linux.

Come sempre, il rilascio di ieri non è altro che uno snapshot (un’istantanea, letteralmente) del software presente al momento nei repository della distribuzione; questo vuol dire che chi ha già installato Chakra non deve necessariamente reinstallarla usando la nuova iso, ma potrà semplicemente aggiornare il sistema con il classico:

sudo pacman -Syu

Prima di procedere con l’aggiornamento è bene controllare che i mirror siano sincronizzati usando:

mirror-check

Chi procederà con l’installazione ex-novo, troverà un installer grafico (Tribe) molto migliorato e stabile, che consente anche di installare il sistema utilizzando i pacchetti scaricati direttamente dai repository, funzione utile specialmente se ci si trova ad installare il sistema qualche tempo dopo il rilascio dell’immagine iso.
Se si utilizza l’installazione “classica”, quella offline, l’intera procedura dura una ventina di minuti in tutto e al riavvio potrete divertirvi a scoprire l’ultima versione di KDE, la 4.10.3.

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“Le teorie del complotto: come e perché si formano e come smontarle”

Pubblico il video (purtroppo non integrale) dell’interessantissima “chiacchierata” di Paolo Attivissimo (http://attivissimo.blogspot.it), Andrea Boda e Gaia Giorgio Fedi sulle ‘teorie complottiste’, tenutasi a Perugia in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo.
Si accenna a diverse teorie molto in voga nel settore dei complotti, in particolare quelle riguardanti l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001, lo sbarco sulla Luna ed i vaccini che causerebbero l’autismo, cercando di indicare i mezzi per distinguere le notizie vere e i dati di fatto dai deliri complottisti e dalle bufale in generale.

Attivissimo, oltre ad essere stato il primo in Italia ad ottenere il rimborso per una licenza di Windows non utilizzata, si occupa da anni di individuare e smontare bufale e tesi di complotto, attività che al giorno d’oggi, con la valanga di informazioni che ci giungono sotto gli occhi grazie ad Internet, si rivela indubbiamente utile per non cadere nei tranelli delle false notizie.

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A scuola di spreco

Ormai da più di un anno possiedo un e-book reader, un Nook Simple Touch per la precisione (peraltro uno degli acquisti migliori che abbia mai fatto); questo dispositivo, come la maggior parte degli e-book reader, possiede uno schermo ad “inchiostro elettronico” (tecnologia E-Ink).
Questo tipo di schermo differisce sostanzialmente dai display che siamo abituati ad avere nei nostri dispositivi elettronici, come cellulari, tablet, computer, ecc., in quanto (semplificando molto le cose, per dettagli più specifici su questa tecnologia potete consultare la relativa pagina di Wikipedia) non è retroilluminato .
Grazie a questa caratteristica, gli schermi e-ink non affaticano la vista: è possibile leggere decine e decine di pagine senza stancare gli occhi, esattamente come accade con i libri cartacei.
Ed esattamente come con i libri cartacei, per leggere è necessaria una buona illuminazione ambientale; mentre un display retroilluminato è leggibile anche al buio, uno schermo e-ink, proprio come un libro, diventa illeggibile.

Io stesso ero molto scettico al riguardo, finché non ho visto di persona uno schermo di questo tipo: mi sono dovuto ricredere immediatamente, sembra davvero un libro stampato.
Questo tipo di tecnologia porta anche altri vantaggi: si risparmiano enormi quantità di carta, si spende meno per l’acquisto dei libri (le edizioni digitali costano meno) ed i dispositivi possono contenere moltissimi libri, anche “voluminosi”, che altrimenti sarebbe difficile portare con sé nella loro edizione cartacea. Inoltre, grazie al formato EPub (ovviamente un formato libero), è possibile regolare le dimensioni del testo senza perdere definizione, cosa ovviamente impossibile con un testo stampato.
Molti dispositivi, poi, permettono di sottolineare il testo e di aggiungervi delle annotazioni, come anche di utilizzare dei segnalibri, effettuare ricerche nel testo o cercare le parole evidenziate nel dizionario.

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Libera il macaco che è in te!

No, non si tratta di un improbabile nuovo slogan pubblicitario: è un consiglio spassionato che mi sento di dare a certe persone.

Macaco offeso per essere stato nascosto tanto a lungo dentro De Icaza

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto devo chiarire che con il termine “macaco” mi riferisco agli utenti Mac: è un semplice gioco di parole,  come ce ne sono tanti nel mondo del Software Libero, e non ha alcuna accezione negativa né canzonatoria (questo tanto per evitare che qualcuno si senta offeso). Come ben sappiamo, non tutti gli utenti stimano i prodotti Apple (ed io sono tra costoro); per alcuni di essi questa disistima nasce da valutazioni oggettive, di carattere tecnico e/o filosofico, mentre per altri potremmo riferirci senza dubbio alla favola della volpe e dell’uva: dato che non possono avere un bel Mac scintillante, si divertono a denigrare tale piattaforma, negando di fronte agli altri (e di fronte a se stessi) di desiderarne ardentemente il possesso. Continua a leggere…

Update

Rimanendo in tema Windows Live Messenger, immagino che tutti gli utenti abbiano ricevuto l’e-mail di Microsoft che annuncia la chiusura (a partire dal prossimo 15 marzo) del noto e diffusissimo servizio di messaggistica.

A questo punto non posso che ribadire il consiglio dato nel precedente post: chi avesse bisogno di un servizio di messagging simile ad MSN e non volesse essere costretto ad utilizzare Skype, può affidarsi ad XMPP, registrandosi alla pagina https://register.jabber.org/ (o tramite qualsiasi altro servizio basato su XMPP); ribadisco anche che tale registrazione non richiede di fornire dati personali come nome, cognome, luogo e data di nascita, come invece richiedeva MSN, il che è un vantaggio non indifferente in termini di privacy.

Se non si è più interessati ad usare i servizi Windows Live, consiglio anche di cancellare il proprio account: meglio non lasciare troppi dati personali in mano a Microsoft 😉

Per cancellare il proprio account occorre raggiungere la pagina https://account.live.com/ ed effettuare l’accesso: in fondo alla pagina è presente un link per la chiusura dell’account (come evidenziato nell’ immagine qui sotto)

cancellazione account msn 1

Nella pagina seguente si dovrà inserire nuovamente la password per confermare la cancellazione dell’account.

In alcuni casi è possibile che venga chiesto di procedere alla chiusura dell’account di posta elettronica, prima di poter completare la cancellazione del account Live; in questo caso si verrà informati del fatto che la cancellazione dell’account di posta elettronica avverrà in maniera definitiva trascorsi circa 280 giorni (se non ricordo male). Se durante tale periodo verrà effettuato l’accesso al servizio, la cancellazione sarà automaticamente annullata.

Personalmente non capisco perché debbano impiegare così tanto tempo per cancellare un account… Potrei capire un periodo di “sicurezza” di 15-30 giorni, per scongiurare cancellazioni involontarie, ma 280 giorni mi sembrano eccessivi.
In ogni caso, meglio tardi che mai!